Gli ingredienti per la Pizza:Il Lievito
26.4.11 |
Etichette:
Gli ingredienti per la Pizza
Il lievito (inteso come quello naturale) è conosciuto da migliaia di anni.
Sembra che tra i primi a scoprirne l’esistenza ci fossero gli Egizi,i quali si accorsero che un pezzo di pasta del giorno prima si era gonfiato, mutando di aspetto, di odore, ma soprattutto di sapore.
Non riuscirono a dare una spiegazione al processo, ma trovando il risultato molto molto gradevole, lo accettarono senza porsi domande e lo fecero loro.
Fu solo nel diciannovesimo secolo che le ricerche scientifiche rivelarono i poteri del lievito.
Fu Pasteur che più o meno a metà ‘800 scoprì la base scientifica della relazione tra lievito e fermentazione. E da qui nacque l’industria del lievito, identificato come un fungo, presente ovunque nell’aria, nelle piante e nel terreno.
E questo per quanto riguarda il lievito naturale,, recentemente, però, il processo di lievitazione del pane ha spostato l’interesse dal lievito naturale verso altro tipo di lievito, detto di birra, che si ottiene attraverso la selezione di microrganismi viventi, i Saccharomyces Cerevisiae. Che trasformarsi gli zuccheri presenti nella farina in gas e che riescono a trasformarsi in maniera strabiliante.
Già nell’antichità si conoscevano le virtù del lievito di birra e lo si usava contro le malattie epidemiche e come depurativo.
Ricette a base di “fondo di birra” per conservare la salute e vivere a lungo sono state trovate nel celebre papiro Ebers, risalente al 3500 a.C.
Il lievito è costituito da una colonia di funghi microscopici unicellulari,capaci di moltiplicarsi rapidamente.
LIEVITO DI BIRRA SECCO
E’ il lievito di birra a cui fare riferimento quando si vuole integrare la propria dieta. La colonia, allevata su malto (orzo germinato), viene essiccata con la liofilizzazione o al calore istantaneo, in modo da non alterare il contenuto vitaminico.
Molti credono che il lievito, per esplicare la sua attività benefica sull’organismo,debba essere “vivo”, come il lievito fresco da pane, ma non è vero. In ogni caso basterebbe la forte acidità gastrica per neutralizzare le colonie del lievito, che giungerebbero al nostro intestino comunque alterate.
LIEVITO DI BIRRA DA PANETTIERE
Sono colonie allevate e passate allo stato fresco nei tipici panetti morbidi, ricchi fino al 70% di umidità. Oltre ad essere meno ricco di vitamine, proteine e oligoelementi rispetto al lievito di birra secco, presenta l’inconveniente dei fermenti attivi, che possono dar luogo a fermentazioni intestinali, alterazioni della flora batterica e depauperamento delle riserve vitaminiche del gruppo B dell’organismo.
LIEVITO NATURALE
E’ la cosiddetta “pasta madre” che si forma per moltiplicazione spontanea della microflora nell’impasto con acqua e farina, che la rende capace di nuove moltiplicazioni per semplice aggiunta. Ideale per una corretta panificazione, non è adatta alla consumazione.
LIEVITO CHIMICO
E’ una miscela di bicarbonato di sodio e acido tartarico che rende i dolci soffici e porosi in tempo brevissimo. E’ un prodotto non naturale da non incoraggiare in un’alimentazione sana.
Il lievito di birra secco è ricco di proteine di ottimo livello, di carboidrati e di pochissimi grassi. E’ ricco di vitamina B, in particolare B1 e B12.
Contiene Sali minerali e oligoelementi tra cui potassio, calcio, fosforo, zinco, ferro,cromo e selenio.
Potente riequilibratore della flora intestinale, agisce come epatoprotettore e e depura l’organismo, eliminando gli effetti dell’autointossicazione.
Migliora lo stato della pelle,purificandola e rendendola luminosa. Rafforza e favorisce la crescita di unghie e capelli. E’ antiossidante e favorisce l’eliminazione di sostanze cancerogene.
Nella digestione del lievito si formano delle purine che si trasformano in acido urico, pertanto è opportuno non superare la dose la dose giornaliera di 30 g.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento